Evidentemente non siamo solo noi a credere che la versione del freno a mano non tirato non sia sufficiente.
Interrogativi:
1) Sono state seguite tutte le procedure di sicurezza?
2) Ibrahim era nelle condizioni psicofisiche per svolgere quel ruolo o doveva essere adibito ad altre mansioni?
Di certo sappiamo che nei magazzini di carico-scarico merci notturni il lavoro è duro, sottopagato, con molti infortuni.
In più occasioni i lavoratori, in gran parte cittadini immigrati hanno dovuto lottare perché fossero loro riconosciute almeno le ore lavorate!!
Continueremo ad appoggiare le rivendicazioni di questi lavoratori, affinchè una morte come quella di Ibrahim non si ripeta più
possiamo tutti fare qualcosa per aiutare economicamente ed umanamente la famiglia a superare questa disgrazia. tanti piccoli gesti di solidarietà possono fare un grande aiuto
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