Assemblea
“Da Migranti a cittadini”
12 maggio 2007
Sala consiliare del Comune di Calderara di Reno
CITTADINI DAI DIRITTI VARIABILI?
La condizione dei cittadini migranti è caratterizzata da essere molto precaria: pochi diritti e sempre in bilico, sempre col rischio e la paura di tornare indietro
Vi sembrerà strano, ma basta una casa con qualche metro in meno, basta qualche mese di disoccupazione nel momento del rinnovo del permesso per perdere o non avere un pezzo di carta
Lavorare, studiare, avere una casa per un migrante è molto più difficile che per un italiano
Ci sarà piena cittadinanza se anche per i migranti ci sarà accesso al lavoro negli uffici comunali, in Provincia, in Prefettura, all'Agenzia delle entrate, negli uffici pubblici in genere.
Ci sarà piena cittadinanza se ci sarà possibile votare ed essere votati alle elezioni generali, non ad elezioni di serie B.
La gestione dei permessi di soggiorno deve passare ai Comuni, deve essere eliminato il contratto di soggiorno; la certificazione dell'idoneità dell'alloggio va fatta sulla base delle utenze e non solo della metratura
Va avviato un percorso di regolarizzazione per chi già lavora in Italia non in regola e non ha mai commesso reati
A Calderara c'è un esempio di 'buona prassi'; è il Piano di riqualificazione del Garibaldi 2, (ex Bologna 2); al Garibaldi 2 quasi la metà degli appartamenti privati sono di proprietà di cittadini immigrati di otto diverse nazionalità, cittadini che partecipano a pieno titolo alla ristrutturazione del palazzo pagandone le spese di tasca propria
Il Comune di Calderara dovrebbe dirci se vuole prepararsi a gestire anche i permessi di soggiorno
Per mostrarci un po' di buona volontà basterebbe aprire qualche ufficio in più al sabato o al pomeriggio; per esempio per ritirare il certificato di idoneità dell'alloggio si può venire solo il lunedì e il giovedì, perdendo ore di lavoro