giovedì 23 giugno 2005

Convegno regionale sulla riqualificazione urbana

Il 23 giugno dalle 9,30 alle 13,30 si è tenuto un interessante seminario di valutazione sull'andamento dei Piani di riqualificazione in Emilia Romagna.


Ha gestito l'incontro l'arch.MIchele Zanelli, responsabile regionale del Servizio di riqualificazione urbana.


Hanno partecipato al seminario molti tecnici e amministratori provenienti da tutta la Regione.


Anche noi siamo intervenuti al dibattito con il seguente documento:


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EX BOLOGNA DUE:

 




DAL GHETTO ALLA RIQUALIFICAZIONE

 





 



Il degrado del Garibaldi 2 (ex Bologna 2) di Calderara di Reno parte da molto lontano, dalla fine degli anni settanta.


Errate scelte di politica urbanistica hanno portato alla costruzione di un enorme stabile, isolato dal resto del territorio.


Sino alla fine degli anni novanta la maggior parte delle proprietà che hanno gestito lo stabile hanno mirato a guadagnare profitti senza scrupoli e rapidamente, sfruttando le varie ondate migratorie succedutesi nel tempo, senza curarsi della manutenzione dello stabile.


La criminalità ha prosperato organizzando sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, tratta dell’immigrazione clandestina, ecc.



 



Attorno al palazzo si è creato un muro di diffidenza e pregiudizi, che ancora oggi è fortissimo.


Essere abitanti del ‘Bologna 2’ è ancora oggi un marchio negativo.


Per contro il Garibaldi 2 è un esempio di tolleranza e integrazione tra le 10-12 etnie che lì vivono.


La discriminante che ci ha unito è stato la lotta contro la criminalità e la volontà di vivere in un luogo più dignitoso. Questo ha favorito il percorso di collaborazione tra abitanti e pubbliche amministrazioni per andare verso il definitivo recupero urbanistico e sociale di questa tormentata area del nostro territorio.



 



Vogliamo proseguire nella strada sin qui intrapresa di rendere finalmente vivibile il Garibaldi 2, eliminando una volta per tutte questo luogo di emarginazione e degrado.


Non possiamo accettare che esistano luoghi ‘riservati’ agli emarginati, ove trovano rifugio tutti gli ultimi arrivati, ricreando così in continuazione gli stessi problemi di sfruttamento e mancanza di integrazione. Invitiamo tutte le amministrazioni a mettere in atto interventi che offrano soluzioni di vita dignitose a chi in Italia vive e lavora regolarmente, superando l’esistenza e il ricrearsi di ghetti, come purtroppo il Garibaldi 2 è stato da ormai 25 anni.


Noi proprietari e gli inquilini regolari del Garibaldi 2 siamo soggetti attivi del recupero dello stabile, per questo continuiamo ad auspicare un maggior coinvolgimento nell’iter del piano di riqualificazione, mentre purtroppo il Comune di Calderara persevera in atteggiamenti di autosufficienza e scelte unilaterali.



 



Il piano di riqualificazione

 





 




Lo stabile di via Garibaldi 2 viene così costruito sulla strada che dal capoluogo di Calderara (BO) conduce alla frazione di Lippo.

Si sviluppa su sei piani e tre blocchi (A, B e C) di diverse dimensioni. Gli appartamenti, tutti monolocali dai 48 ai 64 mq, sono 194. A piano terra vari locali (ex uffici ed ex bar)

Ci sono tre parcheggi sotterranei, due ampi parcheggi a raso, un grande prato condominiale.


Il tutto in un grave stato di degrado impiantistico e con gravi problemi sociali e di ordine pubblico.


Attualmente vi vivono circa 600 persone, tra cui molti pregiudicati recidivi, malati psichiatrici e immigrati clandestini, con tutti i problemi di ordine pubblico e difficoltà gestionali che queste presenze comportano.


Il programma di riqualificazione, che vede uniti oltre a Regione, Provincia di Bologna, Comune di Calderara e Prefettura, anche la pressoché unanimità dei proprietari, residenti e non,  e la società immobiliare Gheo proprietaria di alcuni monolocali, prevede una spesa totale di oltre 18 milioni di euro e porterà ad una trasformazione radicale dell'intero complesso.


Verranno infatti ricavati sei distinti condomini (due pubblici e quattro privati), 35 alloggi di Edilizia residenziale pubblica,una caserma dei carabinieri e una stazione di polizia municipale, impianti sportivi, nuovi parcheggi, spazi verdi e piste ciclabili, oltre alla ristrutturazione complessiva delle parti condominiali. Per consentire la realizzazione dei lavori, verranno costruiti, grazie a Convenzioni tra il Comune di Calderara di Reno e Imprese private, ‘70 alloggi temporanei’ in cui potranno soggiornare a rotazione le famiglie attualmente residenti nello stabile Alla fine della ristrutturazione del Garibaldi 2, metà di questi ‘alloggi temporanei’ torneranno in uso alle imprese costruttrici, l’altra metà resteranno di proprietà del Comune di Calderara di Reno. Questi alloggi di proprietà pubblica si andranno quindi ad aggiungere a quelli acquistati e ristrutturati all’interno del Garibaldi 2.



 



Gli obiettivi piano di riqualificazione sono ambiziosi: risolvere tutti i problemi di ordine sociale, urbanistico, impiantistico e di ordine pubblico, restituendo a tutti i cittadini un’area che per troppi anni è stata in mano alla malavita

 





 



Negli ultimi mesi, l’ufficializzazione del rifiuto del comando provinciale dei Carabinieri di Bologna a costruire la caserma al Garibaldi 2 ci ha condotto a una riflessione sulla questione sicurezza.


Riteniamo importante che la ‘sicurezza’ non si acquista un ‘tot’ al chilo ma è il prodotto di un profondo recupero sociale e il formarsi di una comunità coesa e solidale, che abbia gli anticorpi per respingere i tentativi di inserimento della criminalità soprattutto tra i giovani.


La riflessione interna alla nostra Associazione ha portato a presentare al Sindaco di Calderara di Reno l’istanza qua sotto riportata:




 





 



Oggetto: PRU Garibaldi 2: cosa fare al posto della Caserma dei Carabinieri?

 





 



Il sottoscritto Rizzi Angelo, residente in via Garibaldi 2/316, Calderara di Reno, in qualità di Presidente dell’Associazione per la Rinascita dell’area di via Garibaldi 2



 



Premesso che la sicurezza è un derivato di un recupero sociale e non solo urbanistico-strutturale dell’area;

 





 



Alla luce del rifiuto, allo stato attuale, dei Carabinieri di trasferire la caserma nel palazzo


Propone una variante al PRU Garibaldi 2 che contenga queste strutture:



 



1)      Nella maniera più assoluta il mantenimento del Comando della Polizia Municipale


2)      Al primo piano del blocco B, al posto degli alloggi per i Carabinieri, altri alloggi popolari comunali


3)      Nel portico del blocco B, un Centro Civico – Spazio Sociale che diventi sede di Associazioni di volontariato, Associazioni di categoria, Uffici Comunali decentrati, ecc.


4)      Nell’interrato del blocco B, al posto del garage dei carabinieri, parcheggio e/o cantine ad uso degli appartamenti soprastanti



 



Nel contempo, auspica che abbia esito positivo un ulteriore confronto tecnico coi Carabinieri che consenta di confermare le scelte da noi sottoscritte nell’Accordo di Programma.




 





 



ASSOCIAZIONE PER LA RINASCITA DELL’AREA DI VIA GARIBALDI 2

 



 


 

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