sabato 18 giugno 2005

CONTRO IL CONTRATTO DI SOGGIORNO

La nostra Associazione ha iniziato una campagna di mobilitazione contro il 'contratto di soggiorno', scartoffia prevista dalla legge Bossi- Fini sull'immigrazione, che sta creando inutili e notevoli disagi a tanti cittadini immigrati, nonché portando alla paralisi uffici di questure, prefetture, comuni e USL per compilare documenti su documenti alla faccia della 'semplificazione amministrativa'.


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CONTRO LE ASSURDITA’ DEL CONTRATTO DI SOGGIORNO

 Per i cittadini non europei



 


Dal 25 febbraio 2005 sono in vigore i regolamenti della legge Bossi – Fini sull’immigrazione.


Per rinnovare i permessi di soggiorno, deve essere firmato un  contratto di soggiorno tra datore di lavoro e lavoratore. Il datore di lavoro deve inviare il contratto di soggiorno alla Prefettura con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il lavoratore, quando va a rinnovare il permesso di soggiorno in Questura, deve portare la ricevuta di ritorno e copia del contratto di soggiorno. 


 


Ma non è tutto!!!


 


Nel contratto di soggiorno il datore di lavoro deve dichiarare che il lavoratore ha un alloggio idoneo, documentato da un certificato di idoneità rilasciato dall’Ufficio Tecnico del Comune. 


 


Consigliamo a tutti gli interessati di iniziare a preparare i documenti necessari 3-4 mesi prima della scadenza del permesso di soggiorno per evitare di restare mesi con permesso di soggiorno scaduto e col rischio di essere espulsi.


 


Siamo assolutamente contrari a queste regole così complesse, che paralizzeranno ancor più gli uffici di Questura, Prefettura, Usl, Comuni, ecc. aumentando le file e i tempi di attesa.


 


Per i cittadini immigrati queste regole, complesse ed inutili, vanno ad aggiungersi alle difficoltà di trovare un lavoro e una casa e di avere una vita dignitosa.


 


Siamo a favore di un passaggio ai Comuni dei rinnovi e delle richieste dei documenti dei cittadini non europei



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contro il contrato di soggiorno (in urdu)


 

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